MC Kinley - 2002
Nel cuore della catena Chingmit, spartiacque tra l'Oceano Pacifico e lo stretto di Bering, si erge il McKinley o Denali, secondo la terminologia indiana, la montagna più alta e famosa dell'America del nord. Raggiungendo Anchorage si procede via terra a Talkeetna, da qui dopo i preparativi un volo ci trasporterà sul ghiacciaio Kahiltna 2200 mt. dove viene istallato in campo Base. Il trasporto del materiale e dell'equipaggiamento durante tutta la spedizione avviene in totale autonomia, trainando personalmente slitte e relativi carichi che superano i 50 kg per alpinista. Questa spedizione richiede grandi capacità tecniche, esperienza in quota e a climi severi, punte di meno 50° sotto lo zero termico, tratti in discesa da superare con gli sci ai piedi che superano i 45°.
L'avvicinamento al campo base avanzato è durato solamente 3 giorni, normalmente i giorni necessari sono 6, e questo grazie alle condizioni meteo che erano a nostro favore.
50 km lungo i ghiacciai con 2000 metri di dislivello (da 2000 mt. a 4200 mt.), uno spettacolo affascinante con temperature che scendevano fino a - 20° la sera.
Eravamo totalmente autonomi con un carico di materiale si aggirava sui 50 kg. per alpinista che veniva diviso tra il sacco e una slitta da noi trascinata. I primi due giorni non abbiamo faticato eccessivamente, in quanto il terreno é abbastanza piatto.Il terzo giorno al contrario é stato un calvario, abbiamo percorso 1200 metri di dislivello con dei pèndii molto ripidi e soprattutto di traverso. Finalmente il campo base posto a 4200 metri.
Dopo un giorno di riposo, visto che il tempo era stazionario e le previsioni per i giorni seguenti erano pessime, tutti insieme abbiamo tentato la salita alla cima. Il programma prevedeva di salire e scendere con gli sci ma purtroppo il Coulloir Messner era impraticabile nella discesa per il troppo ghiaccio, allora la decisione immediata è stata di scegliere la via West Buttress più agevole e soprattutto "in condizioni" per salire e scendere con gli sci.
Partenza alle 7.30 del 26 giugno 2002 poco acclimatati ma ben determinati per salire in cima. Dopo una buona colazione a - 15° partiamo tenendo un buon ritmo, dopo 1000 metri di dislivello la quota si è cominciata a sentire, Alessandro da subito è tornato al campo base. Dopo aver passato il colle Denali alle ore 11.30 , mi sono accorto che con me era rimasto solamente Dante, Giacomo e Christian non arrivavano; le condizioni di Dante fisiche e psicologiche erano ottime, da qui la decisione di continuare.
Alle ore 15.30 eravamo sull'anti cima del Mc Kinley, davanti a noi una cresta ben affilata di 500 metri pressoché in piano e di solamente 80 metri di dislivello. Da questo punto si parte per il viaggio più impegnativo di tutta la spedizione infatti la cresta ha da un lato 1000 metri di vuoto. Finalmente in nostro piccolo sogno si avvera dopo solamente 5 giorni dalla partenza anche la cima del Mc Kinley con i suoi 6194 metri era nostra.. Grande soddisfazione mia e soprattutto di Dante alla sua prima esperienza in alta quota. Non bisogna dimenticare che siamo riusciti a scendere facendo una bella discesa con gli sci e un paio di bei voli per la stanchezza...
Per Giacomo e Christian l'anti cima viene conquistata qualche giorno dopo (28/06), purtroppo un pò nella tormenta motivo per il quale decidono di non continuare per la cima e di non utilizzare gli sci. Comunque bravi per la loro determinazione dimostrata per conquistare la cima anche con delle condizioni climatiche pessime.
L'avvicinamento al campo base avanzato è durato solamente 3 giorni, normalmente i giorni necessari sono 6, e questo grazie alle condizioni meteo che erano a nostro favore.
50 km lungo i ghiacciai con 2000 metri di dislivello (da 2000 mt. a 4200 mt.), uno spettacolo affascinante con temperature che scendevano fino a - 20° la sera.
Eravamo totalmente autonomi con un carico di materiale si aggirava sui 50 kg. per alpinista che veniva diviso tra il sacco e una slitta da noi trascinata. I primi due giorni non abbiamo faticato eccessivamente, in quanto il terreno é abbastanza piatto.Il terzo giorno al contrario é stato un calvario, abbiamo percorso 1200 metri di dislivello con dei pèndii molto ripidi e soprattutto di traverso. Finalmente il campo base posto a 4200 metri.
Dopo un giorno di riposo, visto che il tempo era stazionario e le previsioni per i giorni seguenti erano pessime, tutti insieme abbiamo tentato la salita alla cima. Il programma prevedeva di salire e scendere con gli sci ma purtroppo il Coulloir Messner era impraticabile nella discesa per il troppo ghiaccio, allora la decisione immediata è stata di scegliere la via West Buttress più agevole e soprattutto "in condizioni" per salire e scendere con gli sci.
Partenza alle 7.30 del 26 giugno 2002 poco acclimatati ma ben determinati per salire in cima. Dopo una buona colazione a - 15° partiamo tenendo un buon ritmo, dopo 1000 metri di dislivello la quota si è cominciata a sentire, Alessandro da subito è tornato al campo base. Dopo aver passato il colle Denali alle ore 11.30 , mi sono accorto che con me era rimasto solamente Dante, Giacomo e Christian non arrivavano; le condizioni di Dante fisiche e psicologiche erano ottime, da qui la decisione di continuare.
Alle ore 15.30 eravamo sull'anti cima del Mc Kinley, davanti a noi una cresta ben affilata di 500 metri pressoché in piano e di solamente 80 metri di dislivello. Da questo punto si parte per il viaggio più impegnativo di tutta la spedizione infatti la cresta ha da un lato 1000 metri di vuoto. Finalmente in nostro piccolo sogno si avvera dopo solamente 5 giorni dalla partenza anche la cima del Mc Kinley con i suoi 6194 metri era nostra.. Grande soddisfazione mia e soprattutto di Dante alla sua prima esperienza in alta quota. Non bisogna dimenticare che siamo riusciti a scendere facendo una bella discesa con gli sci e un paio di bei voli per la stanchezza...
Per Giacomo e Christian l'anti cima viene conquistata qualche giorno dopo (28/06), purtroppo un pò nella tormenta motivo per il quale decidono di non continuare per la cima e di non utilizzare gli sci. Comunque bravi per la loro determinazione dimostrata per conquistare la cima anche con delle condizioni climatiche pessime.