In vetta al monte Elbrus

Il monte elbrus

In salita verso la vetta dell'Elbrus

Elbrus - 2003

Il Caucaso è forse la più bella regione di montagna della grande Russia: grandi catene di vette molte oltre i 5000 metri. Il programma di trekking costituisce un ottimo allenamento per la salita al Monte Elbrus: la più alta vetta europea, nata dai resti di due crateri gemelli, che si presenta a forma di cono ammantato di ghiacci perenni. La salita alla vetta non presenta grandi difficoltà alpinistiche ma le condizioni ambientali, che qui variano rapidamente, possono costituire l'elemento di maggior rischio. Il trekking inizia a Adyl-Su che si raggiunge da Mineralnye Vody, via Mosca. Dopo una giornata di acclimatizzazione, il cammino si snoda tra massicci caucasici, ghiacciai e morene, superando sei Passi della catena e attraversando alcune delle più belle valli del Caucaso centrale, Kullumkol e Adyr-Su, in uno spettacolare ambiente naturale disegnato dai laghi e dalle più conosciute cime del Caucaso: Tiu-Tiu, Dzhajlyk e Ullutau.

Anche questa splendida spedizione al Monte Elbrus è giunta a termine.
Tanta fortuna e condizioni meteo straordinarie ci hanno accompagnato per tutta la spedizione. Saliti a 4000 mt Domenica 13 maggio, abbiamo piazzato il nostro campo in un scenario mozzafiato: un ghiacciaio infinito ai piedi del Monte Elbrus. Le nostre due tende, sistemate in un angolo incantato di rocce vulcaniche, dominavano la valle. Così il primo giorno era finito e dopo una buona cena tutti a nanna, il freddo? sogni d'oro a -15!
Lunedì 14 maggio, sveglia alle 5.00! I preparativi per partire alle 7.30 sono lunghi, i nostri baldi giovani si godono una colazione prolungata..."sacco vuoto non sta in piedi"... e via passo lento ma continuo. Dopo un paio di ore a quota 4900, i pendii troppo ripidi e la neve gelata battuta dal vento, ci obbligano a mettere i coltelli agli sci ... un pò di riposo al colle che divide le due cime e si riparte. Faticosa l'ultima salita, con gli sci ai piedi arriviamo in cresta, ci guardiamo in torno, ecco la nostra meta poco più in là a 500 metri, la vetta dell'Elbrus, 5621mt.
Ore 12.30, cinque ore di marcia e tocchiamo la cima! Bravo Mathieu che per l'intera salita e alla sua prima esperienza in quota, è stato davanti a tutti. Io e Giacomo sentiamo nelle gambe un'intera stagione di sci alpinismo e la massacrante settimana del Mezzalama, meglio non aggiungere altro! Dante, un pò sfortunato con alcuni contrattempi di percorso, non ha mai mollato e il risultato è arrivato con doppia fatica ma tanta soddisfazione... il ritorno, un tuffo nel bianco, sci ai piedi e via...
A completare il quadro di un viaggio straordinario, Abele e compagni ( David, Walter ed Eloise ) arrivano in vetta martedì 15 maggio.
Meglio di cosi non poteva andare!